un’italiana a Panama

Un’Italiana a Panama, sfide e successi nel mondo del lavoro

Questa è la storia di Stefania Vaccaro un’italiana a Panama che 11 anni fa ha lasciato l’Italia per avventurarsi in un nuovo paese

Stefania Vaccaro ha deciso di lasciare l’Italia undici anni fa per cercare una nuova vita a Panama. La sua è una storia di un’italiana a Panama ed è un esempio di coraggio e determinazione.  offrendo un quadro vivido delle sfide e delle opportunità che derivano da un cambio di vita così radicale. In questa intervista, Stefania condivide i motivi dietro la sua scelta e che la hanno spinta ha trasferirsi da Genova a Panama.

Stefania ci racconta le difficoltà incontrate e i successi raggiunti, offrendo preziosi consigli a chi sta pensando di seguire un percorso simile. Oggi Stefania ha quasi 60 anni e lavora nel ristorante Da Vittorio, a Costa dell’Este, un quartiere ‘in’ della città di Panama.

Stefania aveva un ristorante in Italia e, dopo aver chiuso la sua attività, ha deciso di vendere tutto e trasferirsi a Panama con sua figlia di otto anni e il loro cane. La sua esperienza ci dà uno sguardo autentico sulla vita da espatriata, le differenze culturali, le difficoltà economiche e le sfide linguistiche.

La storia di Stefania Vaccaro è un esempio di resilienza e adattabilità. Le sue esperienze a Panama ci mostrano le sfide e le opportunità di una vita all’estero. Con il giusto spirito e determinazione, è possibile superare le difficoltà e trovare una nuova dimensione di vita. Stefania ha dimostrato che, nonostante le avversità, è possibile creare una vita soddisfacente e arricchente in un nuovo paese.

Stefania, da quanto tempo sei a Panama?

Sono qui da undici anni. È stato un cambiamento enorme, ma nonostante le difficoltà, mi sono adattata e ho trovato il mio equilibrio.

Sono arrivata a Panama per caso. Avevo fatto delle ricerche su internet e mi è sembrata la migliore opzione per la facilità di prendere la residenza e poter lavorare. Volevo cambiare vita, lasciare l’Italia e vedere se c’era un altro paese dove poter fare qualcosa di diverso.

Cosa facevi in Italia?

In Italia avevo un ristorante, “Il Forno”. È stata una decisione difficile chiudere tutto e andarmene, ma volevo vivere in un posto caldo e iniziare una nuova vita. Mi ero appena separata, mia mamma non stava bene, e altre cose in Italia non andavano per il verso giusto. Ho deciso che era il momento di cambiare.

Sei arrivata a Panama da sola?

No, ero con mia figlia di otto anni e il nostro cane. È stato un cambiamento grande per tutti noi, ma necessario. Non parlavo una parola di spagnolo e non conoscevo nessuno. È stato traumatico all’inizio. Le persone e il modo di fare sono completamente diversi dall’Italia. Alla fine, però, mi sono adattata e ho trovato molti lati positivi.

Quali sono state le difficoltà maggiori che hai trovato?

Stefania Vaccaro: Una delle difficoltà maggiori è stata non conoscere nessuno. Qua va molto sulle conoscenze. Inoltre, se non hai molti soldi per avviare un’attività, è molto difficile. Il costo della vita è alto, specialmente se vuoi vivere in modo decente.

Per una donna, è più difficile adattarsi rispetto a un uomo?

Secondo me sì. È più difficile per una donna. Le amicizie non sono facili da trovare e il machismo (maschilismo) è ancora presente. Anche se personalmente non ho avuto problemi, ho visto come funziona in generale.

Oggi ho amici di tutti i paesi: italiani, panamensi, colombiani, venezuelani, costaricani e cubani. Ci è voluto del tempo, ma una volta che ti conoscono, si aprono. Sono una persona abbastanza aperta e socievole, quindi questo mi ha aiutato.

E per quanto riguarda il lavoro? Come è stato trovare un’occupazione?

È stato difficile. Gli stipendi non sono alti e il costo della vita è elevato. Se vuoi vivere bene, devi guadagnare abbastanza o avere i soldi per avviare un’attività. Ma non è detto che un’attività vada bene, perché qui tutto è molto diverso dall’Italia.

Quali sono le principali differenze che trovi tra l’Italia e Panama?

Qui i prezzi sono altissimi, dagli affitti al cibo. Le persone sono più gentili e accoglienti rispetto all’Italia, ma il modo di fare è diverso. A livello culturale, ci sono molte differenze. In Italia, la qualità della vita è alta, ma qui devi adattarti a molte cose.

Hai avuto problemi con la scuola per tua figlia?

Mia figlia ormai è adulta, ha vent’anni ed è andata in Argentina. Le scuole qui non sono male, ci sono scuole internazionali di buon livello, ma costano molto. Pagavo circa 150 dollari al mese per una scuola privata decente, ma le scuole buone costano molto di più.

E per quanto riguarda la salute?

La sanità qui a Panama è un problema. Gli ospedali sono molto costosi. Devi avere un’assicurazione, che può costare almeno 250 dollari al mese. Anche con l’assicurazione, paghi comunque molto. La sanità pubblica è sconsigliabile.

Si vive bene se hai soldi. Se guadagni bene, puoi permetterti una vita decente, altrimenti è difficile. Ho trovato un buon lavoro, ma ci sono voluti anni per arrivarci. Nel frattempo, ho dovuto fare altri lavori per arrivare a fine mese.

Dopo undici anni, il tuo bilancio è positivo o negativo?

Sicuramente positivo. Ho imparato molto, ho conosciuto altre culture e modi di vivere. Non direi che è stata un’esperienza negativa. Certo, ci sono difficoltà, ma ne vale la pena. Con il passare degli anni diventa più difficile rimanere qui, specialmente a causa della sanità.

Che consigli daresti a una donna che vuole trasferirsi a Panama?

Stefania Vaccaro: Dipende dall’età e dai soldi che ha. Se non ha soldi, le direi di pensarci bene, a meno che non abbia un mestiere in mano. Per fare la dipendente, è meglio restare a casa, dove parlano la tua lingua e hai familiari e amici che possono aiutarti. È una questione di adattamento e di risorse.

Ci sono molte opportunità nel mondo dell’estetica. Se fai qualcosa di qualità è facile avere successo. Molti italiani sono falliti e altri hanno avuto successo. Oggi è pieno di ristoranti italiani e distributori di prodotti Made in Italy. Ma, per iniziare ci vogliono contatti, capitale e molta tenacia.

Alla fine, penso che non esista il paradiso. Ogni paese ha i suoi pregi e difetti. Dipende da cosa cerchi. Ho imparato tanto e mi sono arricchita con questa esperienza. Certo, mi mancano alcune cose dell’Italia, ma non mi pento della mia scelta.

Cosa ti manca di più dell’Italia?

La mia famiglia e gli amici, prima di tutto. E il cibo italiano. Anche se qui trovi quasi tutti i prodotti italiani, i sapori sono diversi. Il livello culturale è diverso. In Italia, ho sempre trovato persone di cultura, qui è più difficile.

Se tornassi indietro, rifarei la stessa scelta. Ho vissuto un’esperienza unica e mi ha arricchito molto. Ho conosciuto persone fantastiche e ho imparato molto.

Cosa farai da grande?

Ancora me lo chiedo. Ho mille idee, ma vediamo cosa porterà il futuro. Finché avrò un sospiro, continuerò a cercare nuove sfide e opportunità.

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